Anche Giovanni il Battista era convinto che il Messia dovesse venire in modo eclatante facendo un enorme fracasso e provocando un”inversione della vita a trecentosessanta gradi. Quando, infatti, invia dal carcere di Macheronte i suoi discepoli a domandare se fosse realmente questo il metodo con cui sarebbe stata cambiata l”umanità, si prova del tutto spiazzato. Gesù cita una frase del profeta Isaia in cui si delinea la nuova prospettiva di vita: i poveri sono i primi destinatari dell”annuncio.
E” a cominciare da loro che la vita può assumere un ruolo diverso. Tutto ciò provoca amore e soprattutto gioia. La scelta di Gesù non è quella della forza e della violenza. La scelta è, al contrario, vivere secondo uno stile sobrio e soprattutto povero. L”enorme marea di gente che in questi giorni corre, nonostante le ristrettezze economiche, alla ricerca di un modo per divertirsi acquistando regali, talvolta inutili, o pensando di vivere il Natale allestendo un semplice
presepe nella propria abitazione finisce per credere in un dio potente. Non crede che Gesù ha scelto di essere povero per arricchirci del suo amore. Mentre nel mondo migliaia di profughi camminano alla ricerca di un domani migliore senza sapere realmente quale sarà la mèta, altrettante persone vorrebbero un Gesù che fosse un bambino dalla voce forte e dai metodi militareschi. Il Gesù di Betlemme è il Gesù che nasce sempre e solo nei tuguri e non viene accettato, che nasce nel cuore dei senza nulla, dei senza casa, dei senza soldi, dei massacrati per le idee religiose, delle vittime di mafie, degli operatori che presentano gratuitamente il loro servizio e dei tanti che lavorano
nella chiesa senza fare carriera o pretendendo un titolo onorifico. Noi dobbiamo aspettare un Dio
semplice e possiamo fare Natale se il nostro cuore non opererà concretamente a favore di chi non ha nulla. Noi possiamo fare Natale se non chiederemo nulla, ma saremo felici di dedicarci per sempre al Signore.
Chi è quel Gesù che vai cercando?
Cristo ha bisogno di te. E tu?
I poveri per te sono una parola o un”attenzione, una scelta di vita? In questo tempo di Avvento hai messo nel tuo programma di vita spirituale e del tuo tempo il tempo per i poveri?
Coltivi anche tu uno stile di vita borghese, uniformandoti alla mentalità comune o fai la scelta di vivere in maniera sobria?
I senza fissa dimora ci insegnano la vita. E tu pensi che loro ti possono darti amore? Perchè non pensi anche tu di venire in stazione a fare servizio? Non solo a Natale perchè vogliamo essere più buoni!
Sr Mimma Scalera
Se vuoi puoi anche porre la tua riflessione scaturita dalla partecipazione alla messa domenicale e dall”ascolto della Liturgia della Parola!